mercoledì 14 agosto 2013

Tulum, Lounge e Comunisti: un Mexico che non Capisco.

L'altro giorno abbiamo preso una macchina a nolo per poter distribuire meglio i CV negli hotel fuori Playa e per poter visitare un po' di dintorni. A meno di 100 km da Playa si trova Tulum, ci porta la Carretera Federal, una striscia di asfalto e cemento lunga 400 km che parte da Cancun e taglia, come una lama affilata e dritta, tutta la costa fino al confine con il Belize. Durante il mio periodo di permanenza qui con i Viaggi del Ventaglio avevo visitato e rivisitato più e più volte le famose rovine che si affacciano sul mare, una delle attrazioni turistiche più viste della zona. Abbiamo perciò evitato la zona archeologica, ormai un tafferuglio di ristoranti e posteggi a pagamento obbligati, e dalla Federale, svoltando a destra, (c'è un solo incrocio, impossibile sbagliare)  abbiamo proseguito in direzione costiera pensando di trovare un angolo tranquillo e meno frequentato.  Ci siamo così infilati in un tunnel di palme e basse palizzate di legno a dividerci da una invitante spiaggia di dune bianche; facendo qualche kilometro salta all'occhio la pazzesca quantità di piccoli lounge hotel, lounge bar, lounge spiagge e lounge people che si estende praticamente all'infinito. I lounge people sono del tipo comunista con il capello lungo, la barba incolta, i braccialetti colorati anche alle caviglie, Iphone 5 e...naturalmente l'Harley da 20.000 USD a fianco della reception...
La massiva delusione è venuta, oltre che da qualche cartello che invitava  a sfruttare la grande promozione di una notte a "soli" 95USD colazione esclusa per una capanna, anche dal fatto che la splendida e invitante spiaggia è stata completamente lottizzata dalle docili e amichevoli recinzioni che non permettono assolutamente un accesso al pubblico della linea costiera ( a meno che non volgiate spendere 5 USD per un caffè in terrazza lounge). L'impressione generale è stata che tutte le persone che abitano e frequentano quest'angolo di costa siano una specie di comunità hippie passive-aggressive con un bel portafogli ripieno e la stessa generosità di un Rockefeller. Era sicuramente una versione di Mexico come solo un occidentale (possibilmente europeo con il pallino del Buddha Bar) può immaginare, una sottospecie di  bizzarro nuovo eden con birra Corona, lezioni di lounge-yoga, insalate biologiche e fuoristrada Wrangler o pulmino Volkswagen ristrutturato con navigatore satellitare. Dopo 10 kilometri di Lounge-visione abbiamo girato l'auto e siamo tornati verso la Federale dove, ad attenderci, c'era il solito traffico di pulmini scassati e Ram tenuti insieme con il filo di ferro....mooolto meno lounge e molto, molto più Mexico.

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