domenica 25 agosto 2013

Ittiolo, il Grande Sconosciuto.

L'altro giorno, durante una delle solite camminate in spiaggia del tardo pomeriggio quando il caldo si stempera, mi sono punto 
con un riccio marino il cui aculeo era finito nella sabbia; dolore, tanto, lungo, immediato - ah, ovviamente nel piede "giusto", quello della gamba rotta - ma poi, come nulla fosse, passato il bruciore ho camminato per un altro paio di chilometri senza problemi. Questa mattina invece il piede era un po' gonfio e nel pomeriggio un po' di più...mi sono armato di pazienza e con formula chimica, denominazione del principio attivo ed eventuali traduzioni, ho iniziato a girare da una farmacia all'altra.
Cose scoperte ma quasi date per scontate:
- il personale delle farmacie vive a -12 gradi
- in farmacia si vendono patatine, birra, gomme da masticare e bibite gasate (fino a qualche anno addietro anche le sigarette che però sono state bandite per ovvi contrasti logici)
- i farmacisti e le farmaciste indossano il camice perchè è decisamente professionale
- il personale al banco non sa assolutamente una mazza di medicina o di farmaci
- il personale al banco non sa una mazza assoluta di chimica o principi attivi
- il personale al banco cerca su internet i rimedi da proporre ma sottolinea il fatto di non capire nulla di farmaci ( il che trapela già dalle facce quando fai una domanda che non sia: birra, coca cola, patatine, mal di testa, preservativi)
- l'ittiolo ha 36 traduzioni e circa 12 case farmaceutiche che lo producono ma qui non si sa proprio cosa sia
- in circa 20 anni di attività turistica NESSUNO si è mai punto con un riccio...e dico nessuno come sottolineano le banconiste di circa 11 farmacie ( S.Riccio da Scoglio fammi tu la grazia!)
Dopo questo suddetto battesimo del fuoco e dopo aver superato la fase "salto dietro al bancone ti do 4 testate e mi metto a fare il medico" ed essere passato per la tipica "questo è il Messico e non cambia perchè io ho bisogno dell'Ittiolo", sono finito nell'unico consultorio medico aperto alle 19 (24 ore su 24 diceva il cartello) con annessa farmacia. La farmacista si trastullava con Youtube e le puntate perse di una telenovela locale ma, con un grande sorriso, mi ha chiesto che farmaco avessi bisogno; ho iniziato così la spiegazione del riccio e delle sue punte fatte di calcare e di silicio che non vengono assorbite ma che necessitano della pomata magica nera che tutto l'universo conosce e usa. Nel frattempo mi si avvicina un personaggio grassoccio: braghe corte, camicia bianca aperta a petto, ciabatta da mare e occhialini a mezza-luna. Ascolta imperturbabile la mia spiegazione e quando la farmacista, tra un biascico di cicca e l'altro, mi dice che boh, non sa, lui salta su e si dichiara essere il medico del consultorio lì a fianco. Dopo il pagamento della folle cifra di 30 Pesos ( circa 2,5 € ) accedo alla cella frigorifera del medico che inizia a spiegarmi perchè l'Ittiolo non sia in vendita ( pare sia vietato dalla legge ) ...intanto mi ravana la piccola cicatrice con un ago prelevato da una pic-indolor chiusa e con un batuffolo di cotone sterilizzato in un portacenere pieno di disinfettante (l'odore era quello ma poteva trattarsi anche di sapone per cessi). Dopo 10 minuti di ravanamenti e di torsioni del piede (con relativo dolore) alla luce della pila militare led estratta dalla tasca, mi rassicura dicendo che non c'è dentro nulla e che però potrei avere una piccola infezione dovuta la veleno degli aculei. Mi schiaffa in mano una ricetta con ciclo di antibiotici e cortico testo steroidi da usare insieme...esco ringraziando, vado nella farmacia, acquisto (acquisto pure un carica batterie per cellu usb che è in bella esposizione sotto le pastiglie per il mal di testa), salto sulla bici e torno a casa. Questa mattina mi sveglio e sotto al piede che cos'ho? Una striscia blu del colore delle pastiglie antibiotiche per uso orale..........domani scatta la caccia allo stregone haitiano e tra 4 giorni mi faccio tagliare il piede....
Prima con il piccolo punto del riccio in alto a dx..
..e dopo, da notarsi la tonalità in tinta con il tatuaggio.

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