giovedì 15 agosto 2013

Il Paradigma Chedraui.

Chedraui
Che siate in Mexico per una breve vacanza o che ci viviate, non potrete certo astenervi dal passare davanti ad un Chedraui: è una delle varie catene di centri commerciali ( o la cosa che più somiglia ad un centro commerciale ) al cui interno trovate un grosso supermercato e una discreta costellazione di negozi in stile nord-americano. Superato il banco borse, dove potrete lasciare zaini, tracolle, borsette e altri contenitori che possono nascondere mercanzia, appena dopo il cartello che evidenzia quali posti di lavoro vengono offerti (di sicura attrattiva il controllore delle perdite!), verrete catapultati in pieno Paradigma Chedraui. Il principio è in realtà molto semplice, tanto quanto la sua enunciazione: se in Italia siete dei discreti cuochi -diciamo che avete passato il livello pasta al pomodoro e insalata da sacchetto Ipercoop- vi sarete di certo lanciati nella preparazione di cenette, possibilmente romantiche e con il possibile intento di impressionare la parte femminile, dal sapore mexicano; di sicuro avrete evitato le classiche tortillas con sopra le sottilette fuse, e di sicuro avrete evitato i tacos in busta con versato sopra un kilo di ketchup. Avrete allora notato quanto sia difficile e laborioso cercare ingredienti esteri nei supermercati italiani...ecco il paradigma che si sviluppa quando siete qui: la ricerca del prodotto italiano che non sia il lambrusco in scatola con il tappo di ferro. Ci sono reparti interi di schifezze in busta con la garanzia che almeno un membro degli inscatolatori sia italiano; oggi mi si è parato davanti il classico vasetto di pesto alla genovese Barilla. In Italia l'avrei evitato come la criptonite ma qui, dall'altra parte del globo, mi è parso come il miglior prodotto made in Italy che potesse esistere, pazienza se all'interno navigavano delle strane bolle d'aria e il colore dava più sul verde fluorescente che non sul verde pesto. A fianco delle suddetta prelibatezza c'era una bellissima confezione di pesto "XYZBOH" che vantava di essere fatto con vero basilico italiano...il resto, molto probabilmente, era slovacco e l'inscatolatore era di certo peruviano. Ci sono marche di aziende che non hanno neppure l'odore di italia e che vi vengono affibbiati per cifre astronomiche...e se mai avete aperto una confezione di tonno in scatola locale per fare il confronto, sapete di cosa sto parlando. Battute a parte ho notato che quando si è in Italia si ricerca molto spesso il sapore esotico, l'ingrediente che arriva da oltre oceano ma, quando si arriva effettivamente sull'altra costa del mondo, si inizia a scavare alla ricerca di quella briciola di sapore e di odore conosciuto, basta del semplice olio di oliva, una pasta con un sugo decente, e poi pazienza se in tavola mettete tortillas di mais al posto del pane. Il segreto per battere il paradigma Chedraui forse è proprio questo, mescolare, mixare, impastare sapori e tradizioni locali e non per sentire anche questo angolo di mondo, come il ristorante sotto casa.
Ps. Doveste mandare il CV per il posto di responsabile delle perdite sbrigatevi! Il posto è molto ambito.  

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