Come qui non c'è posto al mondo dove la pelle vi arda dal calore, non c'è altrove dove il verde delle palme sia come un dito a toccare il cielo e il mare un cuscino azzurro tiepido. Se questo è o meno il vostro posto di certo non lo capirete al primo giorno, quando lo stress del viaggio e l'ansia di creare l'angolo di mondo in cui sedersi vi faranno quasi venire le lacrime agli angoli degli occhi, perciò tenete duro anche quando il sudore vi inonda la fronte in perle lucide e i vestiti vi si appiccicano addosso dall'umido e dal calore. Basta lasciar perdere, lasciar stare quella fretta inutile che vi tormenta la vita altrove; qui il ritmo è diverso e divertito: dal pagliaccio con la musica a manettone che promuove il formaggio a 20 pesos all'etto sul gradino del supermarket fino al gelo glaciale degli stupidissimi OXXO che ad ogni angolo di strada vi inondano di schifezze colorate prodotte negli usa e di acqua al sapore di fragola.
Il ritmo qui è nel centrifugato ai mille frutti che vi ghiaccia la gola con il suo cameriere che viene da Genova e che vi dice che potete fare quasi di tutto e che aprire un'impresa personale è semplice...qualche soldo e l'idea giusta; il suo accento ormai è locale ma la cadenza è quella strana del porto della città ligure, i suoi occhi sono azzurri slavati e non suda come voi turisti, il suo corpo ha capito il segreto...
L'approcio non è semplice in un paese così vasto, fatto di 1000 e 1000 occhi, di 1000 facce e di 1000 dialetti; questo è un piccolissimo angolo, uno spillo buttato nel blu intenso di questo cielo mexicano, profondo ed esteso come l'acqua cristallina del suo mare. Ormai la nostra barca è partita, il viaggio è iniziato e vedremo dove ci porterà e come ci arriveremo..si viaggia in due, non semplice ma molto, molto più intenso.
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